Beretta Tikka T3 Lite Tikka T3 Righthanded User Manual - Page 20

Scatto Monogrillo Con Stecher Sensibilizzatore O, Manutenzione Della Calciatura Di Legno

Page 20 highlights

ATTENZIONE: PER LA VOSTRA E L'ALTRUI SICUREZZA NON TENTATE DI RIDURRE IL PESO DI SCATTO AL DI SOTTO DEI 10 NEWTON (980 GRAMMI). - Rimontando l'arma non si deve assolutamente dimenticare di rimettere in sito all'interno della cassa il blocco d'alluminio ancorato sotto la carcassa che serve per distribuire il rinculo sul calcio (recoil block). SCATTO MONOGRILLO CON STECHER (SENSIBILIZZATORE O SINGLE SET TRIGGER) Per usare lo scatto come un normale scatto diretto si agisce normalmente sul grilletto. Si può precaricare lo scatto spingendo il grilletto in avanti fino a quando non si arresta: a questo punto, perché parta il colpo basta una leggera pressione sul grilletto. ATTENZIONE: QUANDO IL GRILLETTO È IN AVANTI IL FUCILE DEVE ESSERE MANEGGIATO CON ESTREMA CURA E GRANDE DELICATEZZA, IN QUANTO URTI O VIBRAZIONI ANCHE MINIMI POSSONO PROVOCARE LA PARTENZA DEL COLPO. Quando il percussore è armato non è possibile precaricare il grilletto se la sicura è inserita. Se il grilletto è precaricato, per scaricarlo (e riportare lo scatto in condizioni di quiete) basta inserire la sicura manuale oppure aprire l'otturatore. ATTENZIONE: quando la sicura è inserita essa blocca il gruppo di scatto e l'otturatore in chiusura; il grilletto può essere precaricato solo a sicura disinserita. REGOLAZIONE DELLO SCATTO DIRETTO (FIG. 10) Il gruppo di scatto è strutturato per carichi sul grilletto compresi fra 10 e 20 Newton quando si utilizza lo scatto diretto. Il peso di scatto (diretto) è regolato di fabbrica su valori di 13-15 Newton. Se si vuole essere sicuri di un funzionamento corretto in qualsiasi situazione, sparando con scatto diretto, è consigliabile non incrementare oltre 15 N il carico sul grilletto. Il peso di scatto può essere regolato agendo sulla vite (1): ruotandola in senso orario il peso di scatto aumenta; il peso diminuisce ruotando la vite in senso antiorario. ATTENZIONE: la vite (1) è auto-bloccante e richiede un utensile appropriato. REGOLAZIONE DELLO SCATTO SENSIBILIZZATO O STECHER (FIG. 10) Quando il grilletto è spinto in avanti e precaricato, il peso di scatto oscilla fra 2 e 2,5 Newton e non può essere regolato. La vite (2) regola la distanza fra grilletto e il guidamolla della molla che carica il contrappeso del grilletto. Per evitare grattamenti con lo scatto diretto, questa distanza deve essere ridotta al minimo possibile e idealmente la vite (2) dovrebbe toccare (a malapena) il guidamolla. Attenzione però, nel caso il contatto sia eccessivo è possibile che non sia possibile prearmare lo scatto. ATTENZIONE: la vite (2) è autobloccante e per evitare che tale caratteristica venga compromessa la si deve far ruotare solo quando strettamente indispensabile. REGOLAZIONE DELLA SICURA La sicura è regolata permanentemente di fabbrica. Una nuova regolazione diventa necessaria nel caso siano sostituiti grilletto e/o leva di scatto e/o leva di sicura. In questo caso il gruppo di scatto deve essere rimandato in fabbrica. PULIZIA DOPO L'USO Ogni volta che si maneggia l'arma, e quindi anche prima di iniziarne la pulizia, è necessario verificare che caricatore e camera di cartuccia siano vuoti. Prima di riporre la carabina per un periodo prolungato è opportuno rimuovere l'otturatore e passare nella canna una pezzuola imbevuta d'olio. Dopo l'uso, l'anima dovrà essere pulita a fondo e lubrificata con un velo d'olio. L'otturatore e le parti esterne devono essere leggermente lubrificati per strofinamento con uno straccio imbevuto d'olio. Tale pulizia deve essere effettuata anche sulle versioni "All Weather" realizzate in acciaio inossidabile. 20 PULIZIA DELLA CANNA Tutte le volte che si pulisce la canna ci si deve attenere ad alcune prescrizioni di seguito elencate: - introdurre sempre lo scovolo o il portastracci dalla parte della culatta; - passando la pezzuola nella canna non dare alla stessa moto alternato all'interno dell'anima; la pezzuola deve essere spinta sempre nella stessa direzione, dalla culatta alla volata, e fatta uscire dalla volata; se necessario ripetere l'operazione con una pezzuola pulita; - la bacchetta di pulizia deve essere robusta, di diametro adeguato al calibro e assolutamente diritta. MANUTENZIONE DELLA CALCIATURA DI LEGNO La cassa della carabina è stata finita a olio o verniciata con lacca in modo da prevenire l'assorbimento dell'umidità e le conseguenti deformazioni del legno. Di regola basta far asciugare la calciatura dopo l'uso e ricoprirne le parti interne con un velo d'olio. Per mantenere il legno in buone condizioni lo si deve saltuariamente passare con un buon olio per calciature. Se viene danneggiata la finitura del calcio verniciato è consigliabile che il ripristino sia affidato a uno specialista. La calciatura sintetica del modello "All-Weather" non richiede alcun tipo di manutenzione. SMONTARE E RIMONTARE L'OTTURATORE Di regola non è necessario smontare l'otturatore, vi sono però dei casi (come ad esempio se dell'olio penetra all'interno rendendo più difficoltoso muovere le parti) nei quali è necessario intervenire scomponendo l'otturatore per consentire una completa pulizia. La scomposizione dell'otturatore e la rimozione di tutte le tracce di olio al suo interno diventa necessaria qualora si voglia usare l'arma in climi molto rigidi. Una volta separato l'otturatore dall'arma (basta tirare indietro l'otturatore agendo nel contempo sul pulsante di blocco che si trova nella parte posteriore sinistra della carcassa) s'inizia la scomposizione rimuovendo il cappuccio sulla coda dell'otturatore, cosa che viene fatta facendo ruotare il cappuccio stesso in senso orario fino a che non si arresta: a questo punto basta tirare indietro il cappuccio per separarlo dall'otturatore. Il passo successivo consiste nell'inserire la lama di un cacciavite (larghezza circa 3 millimetri) nello spazio tra la coda del percussore e la boccola di ritegno della manetta di armamento (figura 11). Ruotando il cacciavite in senso antiorario il gruppo percussore è sbloccato e si può spingere in avanti fino a quando la camma di blocco (E) della boccola di ritegno della manetta tocca la faccia posteriore dell'otturatore. Si può ora estrarre la manetta d'armamento separandola dal corpo dell'otturatore. Se la manetta non può essere liberamente estratta per interferenza nell'accoppiamento con la sua sede, si deve colpire (con un martello di plastica) ripetutamente ma senza troppa forza la parte della manetta che fuoriesce dal corpo dell'otturatore (figura 11 - freccia G). Separata la manetta dal corpo dell'otturatore si può rimuovere il gruppo percussore dal corpo dell'otturatore. Il cacciavite non deve essere estratto dalla cavità perché se si facesse non sarebbe possibile rimontare il percussore. Di regola, per la pulizia dell'otturatore non è necessario procedere oltre nello smontaggio. Una volta pulito l'otturatore, per il rimontaggio si procede in ordine inverso rispetto allo smontaggio. Per prima cosa si inserisce il gruppo percussore nell'otturatore facendo in modo che la boccola di ritegno della manetta di armamento sia in posizione tale da consentire il reinserimento della manetta di armamento nel corpo dell'otturatore. Una volta rimessa in sito la manetta di armamento, si dovrà ruotare in senso orario fino a fine corsa il cacciavite con la lama inserita nel codolo. Assicuratevi che la boccola di ritegno vincoli saldamente la manetta e reinserite sulla codetta il cappuccio, che dovrà essere fatto ruotare in senso antiorario fino all'arresto, che avviene quando la camma del blocco di armamento entra nella tacca (D) sotto al corpo dell'otturatore poco prima del piano inclinato per l'armamento dell'otturatore (Si veda la figura 2).

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ATTENZIONE: PER LA VOSTRA E L’ALTRUI SICUREZZA NON TENTATE DI RI-
DURRE IL PESO DI SCATTO AL DI SOTTO DEI 10 NEWTON (980 GRAMMI).
- Rimontando l’arma non si deve assolutamente dimenticare di rimettere in sito all’in-
terno della cassa il blocco d’alluminio ancorato sotto la carcassa che serve per distri-
buire il rinculo sul calcio (recoil block).
SCATTO MONOGRILLO CON STECHER (SENSIBILIZZATORE O
SINGLE SET TRIGGER)
Per usare lo scatto come un normale scatto diretto si agisce normalmente sul grilletto.
Si può precaricare lo scatto spingendo il grilletto in avanti fino a quando non si arresta:
a questo punto, perché parta il colpo basta una leggera pressione sul grilletto.
ATTENZIONE: QUANDO IL GRILLETTO È IN AVANTI IL FUCILE DEVE ESSERE
MANEGGIATO CON ESTREMA CURA E GRANDE DELICATEZZA, IN QUANTO
URTI O VIBRAZIONI ANCHE MINIMI POSSONO PROVOCARE LA PARTENZA
DEL COLPO.
Quando il percussore è armato non è possibile precaricare il grilletto se la sicura è
inserita.
Se il grilletto è precaricato, per scaricarlo (e riportare lo scatto in condizioni di quiete)
basta inserire la sicura manuale oppure aprire l’otturatore.
ATTENZIONE: quando la sicura è inserita essa blocca il gruppo di scatto e l’ot-
turatore in chiusura; il grilletto può essere precaricato solo a sicura disinserita.
REGOLAZIONE DELLO SCATTO DIRETTO (FIG. 10)
Il gruppo di scatto è strutturato per carichi sul grilletto compresi fra 10 e 20 Newton
quando si utilizza lo scatto diretto. Il peso di scatto (diretto) è regolato di fabbrica su
valori di 13-15 Newton. Se si vuole essere sicuri di un funzionamento corretto in qual-
siasi situazione, sparando con scatto diretto, è consigliabile non incrementare oltre 15
N il carico sul grilletto. Il peso di scatto può essere regolato agendo sulla vite (1): ruo-
tandola in senso orario il peso di scatto aumenta; il peso diminuisce ruotando la vite
in senso antiorario.
ATTENZIONE: la vite (1) è auto-bloccante e richiede un uten-
sile appropriato.
REGOLAZIONE DELLO SCATTO SENSIBILIZZATO O STECHER (FIG. 10)
Quando il grilletto è spinto in avanti e precaricato, il peso di scatto oscilla fra 2 e 2,5
Newton e non può essere regolato. La vite (2) regola la distanza fra grilletto e il gui-
damolla della molla che carica il contrappeso del grilletto. Per evitare grattamenti con
lo scatto diretto, questa distanza deve essere ridotta al minimo possibile e idealmente
la vite (2) dovrebbe toccare (a malapena) il guidamolla. Attenzione però, nel caso il
contatto sia eccessivo è possibile che non sia possibile prearmare lo scatto.
ATTEN-
ZIONE: la vite (2) è autobloccante e per evitare che tale caratteristica venga
compromessa la si deve far ruotare solo quando strettamente indispensabile.
REGOLAZIONE DELLA SICURA
La sicura è regolata permanentemente di fabbrica. Una nuova regolazione diventa
necessaria nel caso siano sostituiti grilletto e/o leva di scatto e/o leva di sicura. In que-
sto caso il gruppo di scatto deve essere rimandato in fabbrica.
PULIZIA DOPO L’USO
Ogni volta che si maneggia l’arma, e quindi anche prima di iniziarne la pulizia, è ne-
cessario verificare che caricatore e camera di cartuccia siano vuoti. Prima di riporre
la carabina per un periodo prolungato è opportuno rimuovere l’otturatore e passare
nella canna una pezzuola imbevuta d’olio. Dopo l’uso, l’anima dovrà essere pulita a
fondo e lubrificata con un velo d’olio. L’otturatore e le parti esterne devono essere leg-
germente lubrificati per strofinamento con uno straccio imbevuto d’olio. Tale pulizia
deve essere effettuata anche sulle versioni “All Weather” realizzate in acciaio inossi-
dabile.
PULIZIA DELLA CANNA
Tutte le volte che si pulisce la canna ci si deve attenere ad alcune prescrizioni di se-
guito elencate:
- introdurre sempre lo scovolo o il portastracci dalla parte della culatta;
- passando la pezzuola nella canna non dare alla stessa moto alternato all’interno
dell’anima; la pezzuola deve essere spinta sempre nella stessa direzione, dalla culat-
ta alla volata, e fatta uscire dalla volata; se necessario ripetere l’operazione con una
pezzuola pulita;
- la bacchetta di pulizia deve essere robusta, di diametro adeguato al calibro e asso-
lutamente diritta.
MANUTENZIONE DELLA CALCIATURA DI LEGNO
La cassa della carabina è stata finita a olio o verniciata con lacca in modo da prevenire
l’assorbimento dell’umidità e le conseguenti deformazioni del legno. Di regola basta
far asciugare la calciatura dopo l’uso e ricoprirne le parti interne con un velo d’olio.
Per mantenere il legno in buone condizioni lo si deve saltuariamente passare con un
buon olio per calciature. Se viene danneggiata la finitura del calcio verniciato è con-
sigliabile che il ripristino sia affidato a uno specialista. La calciatura sintetica del mo-
dello “All-Weather” non richiede alcun tipo di manutenzione.
SMONTARE E RIMONTARE L’OTTURATORE
Di regola non è necessario smontare l’otturatore, vi sono però dei casi (come ad
esempio se dell’olio penetra all’interno rendendo più difficoltoso muovere le parti) nei
quali è necessario intervenire scomponendo l’otturatore per consentire una completa
pulizia. La scomposizione dell’otturatore e la rimozione di tutte le tracce di olio al suo
interno diventa necessaria qualora si voglia usare l’arma in climi molto rigidi.
Una volta separato l’otturatore dall’arma (basta tirare indietro l’otturatore agendo nel
contempo sul pulsante di blocco che si trova nella parte posteriore sinistra della car-
cassa) s’inizia la scomposizione rimuovendo il cappuccio sulla coda dell’otturatore,
cosa che viene fatta facendo ruotare il cappuccio stesso in senso orario fino a che non
si arresta: a questo punto basta tirare indietro il cappuccio per separarlo dall’otturato-
re. Il passo successivo consiste nell’inserire la lama di un cacciavite (larghezza circa
3 millimetri) nello spazio tra la coda del percussore e la boccola di ritegno della ma-
netta di armamento (figura 11). Ruotando il cacciavite in senso antiorario il gruppo
percussore è sbloccato e si può spingere in avanti fino a quando la camma di blocco
(E) della boccola di ritegno della manetta tocca la faccia posteriore dell’otturatore. Si
può ora estrarre la manetta d’armamento separandola dal corpo dell’otturatore. Se la
manetta non può essere liberamente estratta per interferenza nell’accoppiamento con
la sua sede, si deve colpire (con un martello di plastica) ripetutamente ma senza trop-
pa forza la parte della manetta che fuoriesce dal corpo dell’otturatore (figura 11 - frec-
cia G). Separata la manetta dal corpo dell’otturatore si può rimuovere il gruppo per-
cussore dal corpo dell’otturatore. Il cacciavite non deve essere estratto dalla cavità
perché se si facesse non sarebbe possibile rimontare il percussore. Di regola, per la
pulizia dell’otturatore non è necessario procedere oltre nello smontaggio.
Una volta pulito l’otturatore, per il rimontaggio si procede in ordine inverso rispetto allo
smontaggio. Per prima cosa si inserisce il gruppo percussore nell’otturatore facendo
in modo che la boccola di ritegno della manetta di armamento sia in posizione tale da
consentire il reinserimento della manetta di armamento nel corpo dell’otturatore. Una
volta rimessa in sito la manetta di armamento, si dovrà ruotare in senso orario fino a
fine corsa il cacciavite con la lama inserita nel codolo. Assicuratevi che la boccola di
ritegno vincoli saldamente la manetta e reinserite sulla codetta il cappuccio, che dovrà
essere fatto ruotare in senso antiorario fino all’arresto, che avviene quando la camma
del blocco di armamento entra nella tacca (D) sotto al corpo dell’otturatore poco prima
del piano inclinato per l’armamento dell’otturatore (Si veda la figura 2).